Le opere su carta di Maurizio Pierfranceschi sono dodici figure in carta rigenerata, alcune sostenute da particolati supporti inclusi nella forma, su cui la pittura è intervenuta in piena autonomia. Un piccolo pantheon di sagome e composizioni sulle quali la lunga esperienza di pittore e scultore ha trovato una sua sintesi cristallina.
HyunnArt Studio: viale Manzoni 85/87 00185 Roma dal martedì al venerdì 16.00/18.30 |
Opere su cartaIl bosco affollato e fatato in cui Pierfranceschi ci accoglie nella mostra romana è un distillato dell’essenza autentica del suo lavoro più che trentennale, ma anche di ciò che lui stesso è, persona e artista. Nelle dodici forme di carta rigenerata e dipinta – figure silenti e composte, ma vibranti di vita – ha lasciato confluire il suo mondo personale e figurativo, mosso da un’ispirazione che forse ha sorpreso anche lui, per urgenza e creatività felice: la sua vasta esperienza di artista versatile, tra pittura e scultura, le sue origini famigliari legate alla terra e alla natura, la cultura iconografica accumulata in anni di studio e contemplazione, ma anche la memoria personale e l’amicizia, valori fondanti che innervano la sua psiche e la sua mano.
Solo a prima vista leggibili come opere di carta dipinta, i vari “Giorgio, Elisa, Giuseppe, Clivio, Piera, Loreto, Artemio, Medea” e gli altri, sono materialmente frutto di un processo di riciclaggio che discende dallo stesso lavoro di Pierfranceschi. E sono altresì il risultato di un cammino ideativo in cui l’artista ha attinto sia nella sua abbondante cultura figurativa sia in competenze nobilmente artigianali più innate che indotte, apprese in forma inconscia dalla schiera dei suoi affetti più cari, fin dall’infanzia. L’artista stesso ha dato alla mostra un titolo semplice e icastico. Perché la carta è dipinta, certo, ma la corrispondenza tra pigmento e supporto non è funzionale e costruttiva, né asseconda le norme della scultura cromatica, ma interviene sul corpo plastico generando una formidabile duplicazione espressiva. Questi due flussi oggi convergono nelle 12 figure edificate, giacché Pierfranceschi, qui artista e artefice, ne ha costruito scheletro e basi con ferri, legni e scatole, lasciando che la polpa di carta vi si adattasse docilmente; plasmate, poiché ottenute manipolando l’impasto umido, frutto di un laborioso processo; dipinte, laddove il pigmento, giunto dalla sua stessa produzione più recente (con cui la connessione iconografica e stilistica è lampante), si è disteso sulle superfici scabrose come un’arte impetuosa ma sorella. L’artista ha così testato, in questa nuovissima fase, la forza di un percorso esecutivo rigoroso e controllato che vede in ogni passaggio il risultato nella sua pienezza. Pierfranceschi ha sempre aspirato a ‘costruire’ la sua pittura, cercando sicura gestualità, spazialità misurata e controllo della materia in uso. In questa piccola folla di sagome la sua vocazione edificatrice ha trovato una felice formulazione: egli ha inventato un linguaggio e un processo, e finalmente costruito le sue opere su carta, dense di vita e di esperienza. Un piccolo pantheon di presenze animate dalla leggerezza della fiaba e dalla forza morale del mito. |
La mostra sarà aperta fino al 10 dicembre, venerdì, sabato e domenica dalle 11 alle 17.
MUSEO DINAMICO DEL LATERIZIO E DELLE TERRACOTTE, Piazza Garibaldi 5, 06005 Marsciano (PG) |
TERRA UMBRAE #2Siamo contenti di annunciarvi che Domenica 15 ottobre 2023 alle ore 11 inaugurerà la mostra TERRA UMBRAE #2, sempre a cura della Società Lunare, nel MUSEO DINAMICO DEL LATERIZIO E DELLE TERRACOTTE di Marsciano (PG), 15 minuti a nord di Todi.
Dopo Terrae Umbrae #1, altri artisti si insedieranno con le loro opere nelle affascinanti sale del Museo che raccolgono antichi manufatti in terracotta e testimonianze del loro uso nel mondo contadino, innescando nuove linee di lettura e corrispondenze con queste presenze e con i vari aspetti legati alla dimensione "Terra": l'argilla, l'ombra, la pietra, la casa, il sottosuolo, l'informe, le memorie sepolte, il coltivare, il vedere, ma anche l'immaginare per discendere al centro o fuggire sulla luna. Myriam Laplante, Polly Brooks, Medina Zabo, Gianfranco Baruchello, Alessandro Twombly, Seboo Migone, Auro e Celso Ceccobelli, Davide Dormino, Gregorio Botta, Angela Maria Piga, Maurizio Pierfranceschi, Kamile Jadeviciute, Raha Vismeh, Cristina Falasca, Renzogallo, Tommaso Cascella, Lucilla Catania, Luca Leandri, Andrea Campioni, Cecilia Damiani, Annamaria Heinreich |