2024 Fabula
|
> la critica
Francesca Bottari Il bosco affollato e fatato in cui Maurizio Pierfranceschi ci accoglie è un distillato dell’essenza autentica del suo lavoro più che trentennale, ma anche di ciò che lui stesso è, persona e artista. Nelle dodici forme – sagome silenti e composte, ma vibranti di vita – ha lasciato confluire tutto il suo mondo personale e figurativo, mosso da un’ispirazione che forse ha sorpreso anche lui, per urgenza e creatività felice: la sua vasta esperienza di artista versatile, tra pittura e scultura, le sue origini famigliari legate alla terra e alla natura, la cultura iconografica accumulata in anni di studio e contemplazione, ma anche la memoria personale e l’amicizia, valori fondanti che innervano la sua psiche e la sua mano.>>> |